MEDIOEVO

              EUROPEO

1 – Armati del “Regno delle Isole”, XII secolo.

Le figure riproducono quelle di una tavola di Angus McBride tratta dal libro Osprey – Mediavel Scandinavian Armies (1). Si tratta dell’ipotesi di ricostruzione degli armati che compongono la celebre serie di scacchi in osso conosciuti come “Scacchi di Lewis” conservati presso il British Museum di Londra. Cavallo (nudo) Eisenbach. Figure auto costruite. 54 mm..

 

2 a) b) – Riccardo Cuor di Leone alla battaglia di Arsouf, 1191.

 

Una matrice di sigillo di re Riccardo degli anni della battaglia testimonia l’uso dei leoni affrontati. L’armamento dei combattenti islamici è ispirato alle ricostruzioni grafiche di Angus Mc Bride. Cavalli ottenuti con materiale Andrea ed El Infante. Figure auto costruite. 54 mm..

3 – La nascita dell’araldica (prima versione).

Riproduzione tridimensionale di un disegno del famoso illustratore francese Pierre Joubert  tratta dal libro “Nouveau guide de l’héraldique”. Cavallo (nudo) Eisenbach. Figure auto costruite. 54 mm..

 

4 – La nascita dell’araldica (seconda versione).

 

Vedi didascalia della fig. 3

5 – William le Marshal, conte di Pembroke e Striguil, 1219.

Il casco a cielo piatto ed a visiera globulare è tipico del primo ventennio del XIII secolo. Cavallo (nudo) Eisenbach. Figura Andrea trasformata. 54 mm..

6 – Cavaliere dell’Ordine dei Portaspada, 1224.

 

Pezzo unico su base Soldiers. 54 mm. (anni ’90).

7 – Conrad di Turingia, Hochmeister dell’Ordine Teutonico nel 1244.

Fonte: monumento funerario. Figure auto costruite. 54 mm. (anni ’90).

 

8 – Cavaliere dell’ordine spagnolo di Santiago.

 

Fonte: miniatura del codice “Cantigas de Santa Maria”, fine del XIII secolo. Figura auto costruita. 54 mm.(anni ’90).

9 – Albrecht Marschall von Rapperswil con l’armamento da torneo.

Si osservi la cuffia ad armare il collare metallico ed il fermo della lancia a forma di cipolla. Fonte:“Codice di Manesse”, Germania c. 1300. Figura auto costruita. 54 mm..

 

10 – Wernher, graf von Homberg.

 

Molto “tedesco” il cimiero costituito da due teste e collo di cigno, ciascuno con un anello nel becco. Fonte:  “Codice di Manesse”, Germania c. 1300. Figura auto costruita. 54 mm..

11 – Herr Dietmar von Setzer.

Lo stile “naif” del lupo ripropone fedelmente quello visibile sulla fonte iconografica. Fonte: “Codice di Manesse”, Germania c. 1300. Figura auto costruita. 54 mm..

12 – Herr Heinrich von Frauenberg.

 

Fonte: “Codice di Manesse”, Germania c. 1300. Trasformazione di una figura Pegaso. 54 mm..

13 – Von Wengen.

Formidabili le corna ai colori dello stemma che compongono il cimiero. Fonte: “Codice di Manesse”, Germania c. 1300. Figura su base Pegaso; testa, braccia e cimiero dell’autore. 54 mm..

 

14 – Bandiera della Guilda degli Orafi, battaglia di Roosebeke, 1382.

 

Bandiera della Guilda degli Orafi portata da un armato fiammingo alla battaglia di Roosebeke, 1382. Figura auto costruita. 54 mm. (anni ’80).

15 –Bandiera della Guilda dei Falegnami, battaglia di Roosebeke, 1382.

Bandiera della Guilda dei Falegnami portata da un armato fiammingo alla battaglia di Roosebeke, 1382. Figura auto costruita. 54 mm. (anni ’80).

 

16 –Cavaliere pesante di Novgorod, battaglia di Tannenberg, 1410.

 

Cavallo (nudo) A. Iotti. Figura auto costruita. 54 mm..

17 – Cavalieri Teutonici, battaglia di Tannenberg, 1410.

Il palvesino è dipinto con lo stemma della città vecchia di Koenigsberg; la bandiera con quello della città nuova. Figure Soldiers da prototipi dell’autore. Pittura di Marco Lucchetti. 54 mm..

 

 

18 – Cavaliere Teutonico con la bandiera della città di Bartenstein, battaglia di Tannenberg, 1410.

 

Figura Soldiers da prototipo dell’autore. 54 mm..

19 – Bandiera della comanderia di Danzica, battaglia di Tannenberg, 1410.

Un cavaliere polacco del clan Lis cattura la seconda bandiera della Comanderia di Danzica dell’Ordine Teutonico. Figure Soldiers da prototipi dell’autore. 54 mm..

 

 

20 – Pot à Feu, c. 1400.

 

Questa sorta di “tazza” esplosiva è a tutti gli effetti la prima forma di arma da fuoco portativa. Figura della ditta Martin Hille revisionata. 54 mm..

21 – Cannone a mano, c. 1400.

Figura della ditta MModel modificata. 54 mm..

 

 

22 – Friedrich von Klett, battaglia di Sempach, 1386.

 

Friedrich von Klett cavaliere austriaco caduto alla battaglia di Sempach, 1386. Figura della ditta russa EK Casting revisionata. 54 mm..

 

23 – Martin Malterer, battaglia di Sempach, 1386.

Martin Malterer, cavaliere austriaco caduto alla battaglia di Sempach, 1386. Figura della ditta russa EK Casting revisionata. 54 mm..

 

 

24 a) b) – Guerriero Saami, Scandinavia settentrionale, XIII sec..

 

La testa in bronzo della mazza, nella forma caratteristica riprodotta nel modello, è documentata da alcuni reperti. Notevoli gli sci nella loro forma primitiva. Fonte: artwork di A. McBride. Figura autocostruita. 54 mm.

 

25 a) b) c) – Cavaliere pesante russo, battaglia di Kulikovo, 1380.

Nell’armamento e nella panoplia del personaggio la commistione fra elementi tipologici propri dell’Occidente europeo e dell’Asia centrale è particolarmente evidente. Figura autocostruita. 54 mm..

 

 

26 a) b) – Voivoda del principato russo di Vladimir-Suzdal, 1240-50.

 

Appartenendo alla Russia orientale il soggetto vede prevalere elementi mongolici piuttosto che europei nel suo armamento e nel suo look generale. Pezzo unico con parti Elisena e ANT-Miniatures (ditta russa). 54 mm..

 

27 – Porta bandiera della Guardia del Corpo del principe di Kiev, 1223.

Il casco integrato dalla maschera e dalla maglia di ferro, nonché la protezione di braccio sono tipicamente russi ed attingono a consolidate tipologie iraniche. Figura autocostruita. 54 mm..

 

 

28 – Hugh, barone le Despencer.

 

Fu a fianco di Simone di Montfort nel corso della Seconda Guerra de Baroni combattuta dai seguaci di quest’ultimo contro il re d’Inghilterra. Hugh partecipò alle battaglie di Lewes (1264) e di Evesham (1265) dove cadde. Vedi il suo scudo nella miniatura in: wikipedia – battaglia di Evesham. Figura della ditta Pegaso modificata (elmo, braccio dex.) 54 mm..

29 a) b) – Walter von Geroldseck, vescovo di Strasburgo, 1262.

La protezione del tronco, consistente in una serie di grandi placche rettangolari (metallo, cuoio?) rivettate al di sotto di un tessile gestito da affibbiature posteriori si rifà a quanto visibile su alcune opere di scultura fra cui le principali sono una statuetta lignea policroma esposta nel Neidersachsisches Landesmuseum di Hannover, e la statua di San Maurizio sita nella cattedrale di Magdeburgo. Pezzo della ditta EK Castings, 54 mm..

30 a) b)– Guy de Namur.

 

Figlio di Guy de Dampierre conte di Fiandra, Guy de Namur partecipò alla battaglia di Courtrai del 1302 nella quale l’esercito dei Comuni fiamminghi ebbe ragione di quello del re di Francia. Essendo uno dei capi dei fiamminghi Guy figlio si segnalò come uno dei principali artefici della loro vittoria. Il suo stemma porta come brisura del classico leone di Fiandra una non comune banda dentata rossa. L’oggetto abbandonato in terra è un goedendag, tipica arma delle fanterie fiamminghe dell’epoca. Figura Pegaso integrata da un elmo (comprensivo di lambrecchino e cimiero) dell’autore. 54 mm..

31 – Thomas de Furnival.

Creato 1° barone (Lord) Furnival nel 1295, nel 1298 partecipa alla battaglia di Falkirk. Pezzo unico auto costruito; cavallo nudo di A. Iotti. 54 mm..

 

32 – Cavaliere austriaco caduto alla battaglia di Sempach, 1386.

 

Al pari dei due personaggi visibili ai numeri 22 e 23, il nome e lo stemma di questo cavaliere austriaco caduto alla battaglia di Sempach è presente fra quelli che decorano i muri della chiesetta eretta nel XIX secolo nei pressi del campo di battaglia a memoria dei combattenti sia asburgici che svizzeri che vi parteciparono. La bandiera è quella dei conti di Habsburg. Il nome del portatore, se riesco a decodificare adeguatemente i caratteri gotici della scritta, è David von Jungenberg. L’accentuata commistione fra elementi di abbigliamento civile e militare è tipica dell’area tedesca durante le decadi a cavallo fra il XIV ed il XV secolo. Si noti l’uso di un pettorale metallico composto di un solo pezzo (indipendent breastplate) munito di arresto a “V” e di resta. Pezzo unico auto costruito. 54 mm.

 

33 a) b) c) – Engelhard von Weinsberg.

La chiesa dei Domenicani di Bad Wimpfen (Baden-Wurttemberg) conserva il monumento funerario, splendido per fattura e stato di conservazione, di Engelhard von Weinsberg, settimo del suo nome per alcune fonti, ottavo per le altre. Datato 1417 il monumento contiene tutti gli elementi più caratteristici dell’aspetto dei cavalieri tedeschi dell’epoca (vedi in proposito i numeri 22, 23 e 32). La costruzione del modello è opera dell’amico Vincenzo Alberici che ha saputo cogliere al meglio gli elementi caratteristici del soggetto. 54 mm..

34 – Riccardo Cuor di Leone nel 1194.

 

Il così detto second Great Seal di re Riccardo I è da considerarsi a tutti gli effetti la prima fonte iconografica pervenutaci recante i tre “leopardi passanti” tipici dello stemma reale inglese. I tre leopardi occupano lo scudo e sono molto ben distinguibili. Sullo stesso sigillo, datato 1194, Riccardo indossa anche l’elmo chiuso con il cimiero alato così come è stato riprodotto nel modello. Elaborazione di una figura MModel con elmo dell’autore; 54 mm.

35 – Palvesaro di Parigi, c. 1350.

Tutta l’attrattiva della figura è affidata alla bellezza evocativa dello stemma di Parigi dipinto a pieno sul palvese. Pezzo unico in 54 mm. con l’utilizzo di materiale della ditta EK Castings.

36 a) b) – Thomas, Earl of Lancaster. Battaglia di Boroughbridge, 16 marzo 1322.

 

Ribellatosi al re Edoardo II, Tommaso conte di Lancaster venne sconfitto alla battaglia di Boroughbridge che si svolse sulle rive del fiume Ure nello Yorkshire. Imprigionato venne poi decapitato. L’aspetto complessivo del modello trae ispirazione dal sigillo di Tommaso apposto insieme a quelli di circa altri cento nobili inglesi al documento conosciuto come Baron’s letter to the Pope datato 1301. Sul sigillo il cimiero a forma di drago è ben visibile. Figura autocostruita su cavallo composito, 54 mm..

37 – Amaury VI de Montfort, 1230.

Distintosi durante la Crociata degli Albigesi Amaury fu poi conestabile di Francia. Una vetrata della cattedrale di Chartres lo ritrae così come appare nel modello. Figura della EK Castings modificata; 54 mm..

38 – Balestriere russo. Battaglia di Kulikovo, 1380.

 

La figura si rifà ad un’illustrazione del libro Kulikovskaia Bitwa. Elaborazione di un pezzo in 54 mm. della ditta Muritz.

39 – Herr von Bredow, Brandeburgo, 1290.

Il soggetto ha come referenza un disegno di Graham Turner presente sul libro Osprey M.a.A. German Medieval Armies, 1000-1300. La curiosa carica araldica raffigura una scala da assalto ed è puntualmente riportata sull’Armorial General del Rietstap. Figura in 54 mm. della ditta EK Castings.

40 a) b) c) d) – Oltre la Vistola.

 

Mobilitati in vista della campagna che sarebbe culminata nella battaglia di Tannenberg gli eserciti del regno di Polonia e del granducato do Lituania si congiunsero il 1 luglio del 1410 a Czerwinsk subito a nord della Vistola. la composizione rappresenta lo stato maggiore della Bandiera di Corte (Bandiera = squadrone – Choragiew Nadworna) che appena attraversato il fiume incontra un’avanguardia dell’esercito lituano composta da armati russi. Il centro della scena è occupato da Andrzej Ciolek, comandante della Bandiera ; lo segue Jan di Sprowy, comandante in seconda. L’armamento offensivo e difensivo in uso in Polonia non si differenziava da quello in uso nel resto dell’Europa occidentale se non in piccole connotazioni locali. Diverso il discorso relativo al disegno araldico, assolutamente peculiare per quell’area, come è ben evidente nel modello. I due soggetti russi si distinguono per i loro look orientaleggiante. Figure in 54 mm. autocostruite, salvo i russi di derivazione ANT Miniatures. Cavalli elaborati su materiali di provenienza varia.

41 – Jean de Montaigu, Sire de Sombernon, Borgogna 1361.

La scenetta ripropone una tavola di G. A. Embleton (Osprey M.a.A. 144). Materiali delle ditte EK Castings e Imrie/Risley in 54 mm.

42 – Karl von Trier, Gran Maestro dell’Ordine Teutonico, 1311 – 1324.

 

Il Museo provinciale del Tirolo di Innsbruck conserva lo scudo (palvesino) di Karl von Trier.  Gran Maestro: figura Soldiers rielaborata. Paggio: autocostruito. 54 mm..

43 – Rudolf II von Praunheim (von Sachsenhausen), c. 1350.

Il modello riproduce il suo monumento funerario murato nel duomo di Francoforte. Figura in 54 mm. della ditta Tartar.

44 – Zwyciestwo! (vittoria!).

 

Battaglia di Tannenberg, 1410: un cavaliere polacco con lo scudo dipinto con lo stemma del clan Kosciesza ha catturato la bandiera del distretto di Bartenstein. Figura in 54 mm. della ditta Altores modificata.

45 – Porta bandiera di cavalleria, Bisanzio, X sec..

Figura in 54 mm. della ditta Akritis.

46 a) b) – Huscarlo sassone, battaglia di Hastings, 1066.

 

Figura in 54 mm. della ditta Romeo Models.

47a)b) – Jean de Brabant, battaglia di Courtrai, 1302.

Si tratta di uno dei cavalieri francesi che caddero in quella che è passata alla storia come “Battaglia degli sproni d’oro”. Figura in 54 mm. della ditta Altores.

48 – Cavaliere Templare, 1250.

 

Lo scudo è ai colori del baucent, bandiera di guerra dei Templari: d’argento al capo di nero. Figura in 54 mm. della ditta Soldiers modificata.Figura in 54 mm. della ditta Altores modificata.

49 – Cavaliere Ospitaliere, 1150.

A partire dalla loro fondazione e fino all’ultimo terzo del XIII secolo, quando diventò rossa, la veste degli Ospitalieri era nera. Figura in 54 mm. della ditta Pegaso.

50 – Cavaliere Teutonico, 1250.

 

Trasformazione di una figura Andrea Miniaturas con elmo dell’autore; 54 mm..

51 – Cavaliere dell’Ordine spagnolo di Calatrava, 1230.

l colore rosato della veste si ispira alle miniature che illustrano le Cantigas di re Alfonso X. Trasformazione di una figura della ditta Romeo Models con elmo dell’autore; 54 mm..

52 – Cavaliere dell’Ordine dei Portaspada, 1280.

 

Confluiti nell’orbita dei Cavalieri Teutonici a seguito di una rovinosa sconfitta patita nel 1236 ad opera dei Lituani, i Portaspada mantennero mantennero il loro abito. Figura ottenuta con l’assemblaggio ed il riposizionamento di parti Pegaso; 54 mm..

53 – Cavaliere dell’Ordine spagnolo di Santiago, 1250.

Qui la croce dei Cavalieri di Santiago è nella sua forma primitiva così come appare nelle miniature delle Cantigas di Alfonso X. Figura Pegaso in 54 mm. con testa dell’autore.

54 – Cavaliere Ospitaliere, 1300.

 

A questa data gli Ospitalieri hanno adottato da alcune decadi la croce latina bianca in campo rosso. Alle spalle si osservino le alette, tipo di protezione destinata presto nel tempo a cadere in disuso. Figura in 54 mm. della ditta Pegaso trasformata. Elmo dell’autore.

55 – Porta bandiera del Regno Gerusalemme, inizio del XII secolo.

Le croci d’oro in campo bianco (argento) fanno eccezione alla regola che in araldica vieta la sovrapposizione di metallo su metallo. Ciò intende sottolineare l’unicità del luogo in cui si trova il sepolcro di Gesù. Figura della ditta EK Castings modificata.

56 – Amedée VI, Comte de Savoie, c. 1350.

 

Si tratta del famoso conte “Verde”, campione cavalleresco del suo tempo. Alla battaglia di Crécy prese parte soltanto un piccolo contingente savoiardo per cui, questa figura allestita per far parte del diorama di detta battaglia, ha finito per non farne parte a seguito dell’approfondimento della ricerca che non ne attestava la partecipazione. Figura autocostruita in 54 mm. Cavallo nudo di A. Iotti.

57 – Fanti pesanti russi, battaglia del fiume Kalka, 31 maggio 1223.

Il volto di Cristo è uno degli elementi più ricorrenti del repertorio vessilologico russo medievale. Figure in 54 mm. della ditta ANT Miniatures. Il porta bandiera è stato sottoposto alla modifica dell’eliminazione dello scudo ed il conseguente riposizionamento del braccio sinistro.

58 – Gilbert de Clare, 8th Earl of Gloucester, +1314.

 

Gilbert fu il più eminente personaggio di parte inglese caduto alla battaglia di Bannockburn. Il modello riproduce puntualmente tutti gli elementi dell’armamento e dell’abbigliamento visibili sui monumenti funerari inglesi realizzati negli anni a cavallo dei secoli XIII e XIV di cui sono caratteristici i primi esempi di bacinetto a camaglio e la messa a vista delle protezioni rigide del tronco. Figura in 54 mm. della ditta “Tre Eroi” revisionata.

59 – Arcieri russi. Battaglia del fiume Kalka, 31 maggio 1223.

Figure in 54mm. della ditta Publius.

60 – Dmitrij Donskoj, granduca di Sudzal e Novgorod.

 

Vladimir Dmitrij Ivanovic, detto Donskoj (del Don) comandava le truppe russe alla battaglia di Kulikovo (8 settembre 1380) contro un esercito composto da Tatari, Mongoli, Lituani e Polacchi. Figura in 54 mm. della ditta Saint George Cross su cavallo di altra provenienza.

60 a/ b – Gilbert de Clare, conte di Hertford e Gloucester. Battaglia di Lincoln, 20 maggio 1217.

L’elmo chiuso qui proposto è nella forma sperimentale di inizio secolo che evolverà nel classico “elmo a staro” duecentesco. Alla battaglia passata alla storia come The Fair of Lincoln, episodio chiave della Prima guerra dei baroni, Gilbert quinto conte di Hertford combatté dalla parte dei francesi contro i realisti inglesi comandati da Guglielmo il Maresciallo. Pezzo unico in 54 mm. su materiale della ditta Altores.

61a/b/c – Czerwinsk, 1 luglio 1410.

 

Il diorama raffigura l’incontro fra gli eserciti del regno di Polonia ed il granducato di Lituania che due settimane dopo sbaragliarono l’esercito dell’Ordine Teutonico alla battaglia di Tannenberg (Grunenwald). In primo piano, al centro, Vytautas granduca di Lituania e Jagellone re di Polonia. Il diorama si compone di 14 figure a cavallo, 3 appiedate con cavallo e 9 a piedi. Una dettagliata descrizione dell’elaborato sarà presto disponibile nella sezione “approfondimenti”.

62 – Cavaliere dell’Ordine spagnolo di Alcantara, c. 1250.

La croce fiorente verde dell’Ordine è qui nella sua forma primitiva. Figura in 60 mm. della ditta EK Castings modificata.

63A/B – Cavaliere dell’Ordine di Montjoie, c. 1180.

 

L’ordine spagnolo di Montjoie si costituì in Terrasanta e dopo pochi anni conflui nell’Ordine del Tempio, Figura in 54 mm. della ditta Pegaso.

64 – Fratello sergente dell’Ordine Teutonico, XIII sec.

Si tratta di un combattente tonsurato ma non insignito della dignità cavalleresca per cui la sua veste è grigia diversamente da quella bianca riservata ai cavalieri. Figura in 54 mm. della ditta Publius.

65A/B – Arnould d’Audenarde.

 

Cavaliere fiammingo alla battaglia di Courtrai (11 luglio 1302). Figura in 54 mm. della ditta Publius.

66 – Fanti scozzesi. Battaglia dello Stendardo, 22 agosto 1138.

L’adozione in Scozia della bandiera con la croce di Sant’Andrea risale al IX secolo. Figure in 54 mm. di serie e modificate.

67 – Cavaliere pesante. Russia, XIV sec.

 

Figura in 54 mm. della ditta EK Castings. Pittura atelier Venturi (Chiara Rossi).

68 – Cavaliere Nobile. Novgorod, c. 1370.

Il soggetto riproduce un’illustrazione presente sulla copertina di un numero della rivista russa Zeughaus. Figura in 54 mm. della ditta EK Castings. Pittura atelier Venturi (Chiara Rossi).

69A/B – Guerriero nobile. Russia Nord Orientale, XIV sec.

 

Il soggetto riproduce un’illustrazione della rivista russa Zeughaus. Figura in 54 mm. della ditta EK Castings. Pittura atelier Venturi (Chiara Rossi).