MEDIOEVO
EUROPEO
1 – Armati del “Regno delle Isole”, XII secolo.
Le figure riproducono quelle di una tavola di Angus McBride tratta dal libro Osprey – Mediavel Scandinavian Armies (1). Si tratta dell’ipotesi di ricostruzione degli armati che compongono la celebre serie di scacchi in osso conosciuti come “Scacchi di Lewis” conservati presso il British Museum di Londra. Cavallo (nudo) Eisenbach. Figure auto costruite. 54 mm..
2 a) b) – Riccardo Cuor di Leone alla battaglia di Arsouf, 1191.
Una matrice di sigillo di re Riccardo degli anni della battaglia testimonia l’uso dei leoni affrontati. L’armamento dei combattenti islamici è ispirato alle ricostruzioni grafiche di Angus Mc Bride. Cavalli ottenuti con materiale Andrea ed El Infante. Figure auto costruite. 54 mm..
24 a) b) – Guerriero Saami, Scandinavia settentrionale, XIII sec..
La testa in bronzo della mazza, nella forma caratteristica riprodotta nel modello, è documentata da alcuni reperti. Notevoli gli sci nella loro forma primitiva. Fonte: artwork di A. McBride. Figura autocostruita. 54 mm.
25 a) b) c) – Cavaliere pesante russo, battaglia di Kulikovo, 1380.
Nell’armamento e nella panoplia del personaggio la commistione fra elementi tipologici propri dell’Occidente europeo e dell’Asia centrale è particolarmente evidente. Figura autocostruita. 54 mm..
26 a) b) – Voivoda del principato russo di Vladimir-Suzdal, 1240-50.
Appartenendo alla Russia orientale il soggetto vede prevalere elementi mongolici piuttosto che europei nel suo armamento e nel suo look generale. Pezzo unico con parti Elisena e ANT-Miniatures (ditta russa). 54 mm..
28 – Hugh, barone le Despencer.
Fu a fianco di Simone di Montfort nel corso della Seconda Guerra de Baroni combattuta dai seguaci di quest’ultimo contro il re d’Inghilterra. Hugh partecipò alle battaglie di Lewes (1264) e di Evesham (1265) dove cadde. Vedi il suo scudo nella miniatura in: wikipedia – battaglia di Evesham. Figura della ditta Pegaso modificata (elmo, braccio dex.) 54 mm..
29 a) b) – Walter von Geroldseck, vescovo di Strasburgo, 1262.
La protezione del tronco, consistente in una serie di grandi placche rettangolari (metallo, cuoio?) rivettate al di sotto di un tessile gestito da affibbiature posteriori si rifà a quanto visibile su alcune opere di scultura fra cui le principali sono una statuetta lignea policroma esposta nel Neidersachsisches Landesmuseum di Hannover, e la statua di San Maurizio sita nella cattedrale di Magdeburgo. Pezzo della ditta EK Castings, 54 mm..
30 a) b)– Guy de Namur.
Figlio di Guy de Dampierre conte di Fiandra, Guy de Namur partecipò alla battaglia di Courtrai del 1302 nella quale l’esercito dei Comuni fiamminghi ebbe ragione di quello del re di Francia. Essendo uno dei capi dei fiamminghi Guy figlio si segnalò come uno dei principali artefici della loro vittoria. Il suo stemma porta come brisura del classico leone di Fiandra una non comune banda dentata rossa. L’oggetto abbandonato in terra è un goedendag, tipica arma delle fanterie fiamminghe dell’epoca. Figura Pegaso integrata da un elmo (comprensivo di lambrecchino e cimiero) dell’autore. 54 mm..
32 – Cavaliere austriaco caduto alla battaglia di Sempach, 1386.
Al pari dei due personaggi visibili ai numeri 22 e 23, il nome e lo stemma di questo cavaliere austriaco caduto alla battaglia di Sempach è presente fra quelli che decorano i muri della chiesetta eretta nel XIX secolo nei pressi del campo di battaglia a memoria dei combattenti sia asburgici che svizzeri che vi parteciparono. La bandiera è quella dei conti di Habsburg. Il nome del portatore, se riesco a decodificare adeguatemente i caratteri gotici della scritta, è David von Jungenberg. L’accentuata commistione fra elementi di abbigliamento civile e militare è tipica dell’area tedesca durante le decadi a cavallo fra il XIV ed il XV secolo. Si noti l’uso di un pettorale metallico composto di un solo pezzo (indipendent breastplate) munito di arresto a “V” e di resta. Pezzo unico auto costruito. 54 mm.
33 a) b) c) – Engelhard von Weinsberg.
La chiesa dei Domenicani di Bad Wimpfen (Baden-Wurttemberg) conserva il monumento funerario, splendido per fattura e stato di conservazione, di Engelhard von Weinsberg, settimo del suo nome per alcune fonti, ottavo per le altre. Datato 1417 il monumento contiene tutti gli elementi più caratteristici dell’aspetto dei cavalieri tedeschi dell’epoca (vedi in proposito i numeri 22, 23 e 32). La costruzione del modello è opera dell’amico Vincenzo Alberici che ha saputo cogliere al meglio gli elementi caratteristici del soggetto. 54 mm..
34 – Riccardo Cuor di Leone nel 1194.
Il così detto second Great Seal di re Riccardo I è da considerarsi a tutti gli effetti la prima fonte iconografica pervenutaci recante i tre “leopardi passanti” tipici dello stemma reale inglese. I tre leopardi occupano lo scudo e sono molto ben distinguibili. Sullo stesso sigillo, datato 1194, Riccardo indossa anche l’elmo chiuso con il cimiero alato così come è stato riprodotto nel modello. Elaborazione di una figura MModel con elmo dell’autore; 54 mm.
36 a) b) – Thomas, Earl of Lancaster. Battaglia di Boroughbridge, 16 marzo 1322.
Ribellatosi al re Edoardo II, Tommaso conte di Lancaster venne sconfitto alla battaglia di Boroughbridge che si svolse sulle rive del fiume Ure nello Yorkshire. Imprigionato venne poi decapitato. L’aspetto complessivo del modello trae ispirazione dal sigillo di Tommaso apposto insieme a quelli di circa altri cento nobili inglesi al documento conosciuto come Baron’s letter to the Pope datato 1301. Sul sigillo il cimiero a forma di drago è ben visibile. Figura autocostruita su cavallo composito, 54 mm..
39 – Herr von Bredow, Brandeburgo, 1290.
Il soggetto ha come referenza un disegno di Graham Turner presente sul libro Osprey M.a.A. German Medieval Armies, 1000-1300. La curiosa carica araldica raffigura una scala da assalto ed è puntualmente riportata sull’Armorial General del Rietstap. Figura in 54 mm. della ditta EK Castings.
40 a) b) c) d) – Oltre la Vistola.
Mobilitati in vista della campagna che sarebbe culminata nella battaglia di Tannenberg gli eserciti del regno di Polonia e del granducato do Lituania si congiunsero il 1 luglio del 1410 a Czerwinsk subito a nord della Vistola. la composizione rappresenta lo stato maggiore della Bandiera di Corte (Bandiera = squadrone – Choragiew Nadworna) che appena attraversato il fiume incontra un’avanguardia dell’esercito lituano composta da armati russi. Il centro della scena è occupato da Andrzej Ciolek, comandante della Bandiera ; lo segue Jan di Sprowy, comandante in seconda. L’armamento offensivo e difensivo in uso in Polonia non si differenziava da quello in uso nel resto dell’Europa occidentale se non in piccole connotazioni locali. Diverso il discorso relativo al disegno araldico, assolutamente peculiare per quell’area, come è ben evidente nel modello. I due soggetti russi si distinguono per i loro look orientaleggiante. Figure in 54 mm. autocostruite, salvo i russi di derivazione ANT Miniatures. Cavalli elaborati su materiali di provenienza varia.
46 a) b) – Huscarlo sassone, battaglia di Hastings, 1066.
Figura in 54 mm. della ditta Romeo Models.
47a)b) – Jean de Brabant, battaglia di Courtrai, 1302.
Si tratta di uno dei cavalieri francesi che caddero in quella che è passata alla storia come “Battaglia degli sproni d’oro”. Figura in 54 mm. della ditta Altores.
52 – Cavaliere dell’Ordine dei Portaspada, 1280.
Confluiti nell’orbita dei Cavalieri Teutonici a seguito di una rovinosa sconfitta patita nel 1236 ad opera dei Lituani, i Portaspada mantennero mantennero il loro abito. Figura ottenuta con l’assemblaggio ed il riposizionamento di parti Pegaso; 54 mm..
54 – Cavaliere Ospitaliere, 1300.
A questa data gli Ospitalieri hanno adottato da alcune decadi la croce latina bianca in campo rosso. Alle spalle si osservino le alette, tipo di protezione destinata presto nel tempo a cadere in disuso. Figura in 54 mm. della ditta Pegaso trasformata. Elmo dell’autore.
55 – Porta bandiera del Regno Gerusalemme, inizio del XII secolo.
Le croci d’oro in campo bianco (argento) fanno eccezione alla regola che in araldica vieta la sovrapposizione di metallo su metallo. Ciò intende sottolineare l’unicità del luogo in cui si trova il sepolcro di Gesù. Figura della ditta EK Castings modificata.
56 – Amedée VI, Comte de Savoie, c. 1350.
Si tratta del famoso conte “Verde”, campione cavalleresco del suo tempo. Alla battaglia di Crécy prese parte soltanto un piccolo contingente savoiardo per cui, questa figura allestita per far parte del diorama di detta battaglia, ha finito per non farne parte a seguito dell’approfondimento della ricerca che non ne attestava la partecipazione. Figura autocostruita in 54 mm. Cavallo nudo di A. Iotti.
57 – Fanti pesanti russi, battaglia del fiume Kalka, 31 maggio 1223.
Il volto di Cristo è uno degli elementi più ricorrenti del repertorio vessilologico russo medievale. Figure in 54 mm. della ditta ANT Miniatures. Il porta bandiera è stato sottoposto alla modifica dell’eliminazione dello scudo ed il conseguente riposizionamento del braccio sinistro.
58 – Gilbert de Clare, 8th Earl of Gloucester, +1314.
Gilbert fu il più eminente personaggio di parte inglese caduto alla battaglia di Bannockburn. Il modello riproduce puntualmente tutti gli elementi dell’armamento e dell’abbigliamento visibili sui monumenti funerari inglesi realizzati negli anni a cavallo dei secoli XIII e XIV di cui sono caratteristici i primi esempi di bacinetto a camaglio e la messa a vista delle protezioni rigide del tronco. Figura in 54 mm. della ditta “Tre Eroi” revisionata.
60 – Dmitrij Donskoj, granduca di Sudzal e Novgorod.
Vladimir Dmitrij Ivanovic, detto Donskoj (del Don) comandava le truppe russe alla battaglia di Kulikovo (8 settembre 1380) contro un esercito composto da Tatari, Mongoli, Lituani e Polacchi. Figura in 54 mm. della ditta Saint George Cross su cavallo di altra provenienza.
60 a/ b – Gilbert de Clare, conte di Hertford e Gloucester. Battaglia di Lincoln, 20 maggio 1217.
L’elmo chiuso qui proposto è nella forma sperimentale di inizio secolo che evolverà nel classico “elmo a staro” duecentesco. Alla battaglia passata alla storia come The Fair of Lincoln, episodio chiave della Prima guerra dei baroni, Gilbert quinto conte di Hertford combatté dalla parte dei francesi contro i realisti inglesi comandati da Guglielmo il Maresciallo. Pezzo unico in 54 mm. su materiale della ditta Altores.
61a/b/c – Czerwinsk, 1 luglio 1410.
Il diorama raffigura l’incontro fra gli eserciti del regno di Polonia ed il granducato di Lituania che due settimane dopo sbaragliarono l’esercito dell’Ordine Teutonico alla battaglia di Tannenberg (Grunenwald). In primo piano, al centro, Vytautas granduca di Lituania e Jagellone re di Polonia. Il diorama si compone di 14 figure a cavallo, 3 appiedate con cavallo e 9 a piedi. Una dettagliata descrizione dell’elaborato sarà presto disponibile nella sezione “approfondimenti”.