CAVALLERIA
pre 1903
Prima che la riorganizzazione posta in essere nel 1903 attribuisse ai reggimenti di cavalleria di linea dell’esercito indiano una numerazione continuativa dal numero 1 al 39 (vacante il numero 24 e con l’aggiunta del Corpo delle Guide privo di numerazione), questi erano denominati e numerati in base all’ area geografica del subcontinente indiano di appartenenza. Tali aree erano: Bengala, Punjab, Hiderabad, Madras, Bombay, India Centrale. Inoltre, ai reggimenti di linea ed alle guide si aggiungevano i reggimenti delle guardie del corpo del governatore generale e di quelli di Madras e di Bombay. Nel corso della loro esistenza le denominazioni dei reggimenti, per vari motivi, sono state soggette a frequenti cambiamenti per cui ciascuna immagine è corredata da una didascalia che cita con esattezza quella in uso alla data alla quale si riferisce il modello.
La quasi totalità delle figure datate 1897 hanno come referenza documentaria il famoso album fotografico di Fred Bremner dedicato all’esercito indiano e pubblicato poi nel 1905. Tutte le opere successive relative allo studio delle uniformi dell’esercito indiano, a cavallo fra il XIX ed il XX secolo, utilizzano abbondantemente l’opera del Bremner come fonte primaria (e talvolta unica), concordando nella datazione intorno al 1897 del momento in cui le foto sono state scattate.
1 – The Governor General’s Bodyguard. Ufficiale britannico, 1889.
L’uniforme è caratterizzata da una commistione di elementi pertinenti alla cavalleria leggera come la giacca alla ussara e la tascasciabola ed a quella pesante come gli stivali forti. Figura della ditta Hussar modificata. 80 mm. (anni ’90).
10 – 1st (Duke of York’s Own) Bengal Lancers (Skinner’s Horse). Ufficiale britannico, 1901.
La parte finale della denominazione, acquisita nel 1899, richiama il nome del capitano Skinner che fondò il reggimento nel 1803. Notevole lo sparato (plastron) nero a vista. Figura Chota Sahib. 80 mm. (anni ’80).
13 – 3rd Rgt. of Bengal Cavalry. Sowar (soldato di cavalleria), 1890.
I dieci anni di distanza rispetto alla figura precedente non paiono sufficienti a giustificare la differenza nel colore della fascia in vita dei due soggetti tratti, il precedente da uno studio di C. Rothero, e quello in oggetto da una silouette di A.H. Bowling. Trasformazione di una figura della ditta Tradition. 54 mm. (anni ’80).
15 – 6th Rgt. of Bengal Cavalry. Risaldar (ufficiale nativo), 1882.
La fusciacca in vita (kummerbund) presenta nella sua parte finale un motivo decorativo che in Italiano viene definito “Kashmir” o “penna turca” ed in Inglese “Palsley pattern” color grigio. Figura della ditta Rose modificata. 54 mm. (anni ’80).
16 – 6th (Prince of Wale’s) Rgt. of Bengal Cavalry. Ufficiale britannico, 1897.
La tunica è quella prevista per gli ufficiali britannici dei reggimenti bengalesi a denominazione “cavalry” e il distintivo di grado è costituito da una gallonatura speciale detta “nodo Bengalese”. Figura della ditta Tradition trasformata. 54 mm. (anni ’80).
22 bis – 11th (Prince of Wales’ Own) rgt. Of Bengal Lancers
L’ufficiale nativo ed il sergente (daffadar) montato riproducono fedelmente quelli visibili nell’album fotografico di F. Bremner datato 1897. L’ufficiale europeo indossa la patrol jacket prevista dalle disposizioni regolamentari. Pezzi unici da materiale Tradition, Rose, Ensign ed Eisenbach, sergente autocostruito. 54 mm..
25 – 13th (Duke of Connaught’s Own) rgt. of Bengal Lancers. Ufficiale britannico, 1885.
La fascia in vita “alla lanciera” è attraversata da due “luci” cremisi, colore che identifica l’ufficialità Britannica. Figura della ditta Tradition. 90 mm. (anni ’90).
Per la trattazione delle caratteristiche del casco coloniale, in tutte le sue componenti, si rimanda alla galleria relativa al periodo 1903-1922.
27 – 15th (Cureton’s Multani) rgt. of Bengal Lancers.
Sowar (soldato di cavalleria), 1897.
La kurta presenta alle cuciture posteriori i passapeli alla lanciera; la foggia dei pantaloni (multani mutti), ampi e ricadenti, è tipica della zona di reclutamento del reggimento. Pezzo unico con uso di materiale della ditta El Infante. 54 mm..
30 – 17th Regiment of Bengal Lancers. Timballiere e suonatore di cornamusa montato, 1900.
Una rara fotografia mostra la banda a cavallo di questo reggimento comprensiva di un suonatore di cornamusa. La falce di luna e la stella sono il distintivo (badge) del reggimento. Figure ottenute con materiale della ditta Tradition. 54 mm. (anni ’90).
40 bis a) b) – 3rd Lancers, Hyderabad contingent, 1896.
Una tavola uniformologica coeva è l’unico documento iconografico, per di più a colori, che contenga la rappresentazione di questo interessantissimo soggetto cammellato. Pezzo unico dovuto ad un radicale intervento su una figura El Infante. 54 mm..
43 – 2nd Regiment of Cavalry, Punjab Frontier Force. Ufficiale nativo, 1887.
Si osservi il bellissimo turbante in oro e rosso e la “Star of India” appesa al collo di quest’ufficiale di religione Sikh ,come testimonia il triangolino di stoffa bianca visibile sulla fronte sotto il turbante. Questo triangolo, che può anche essere di un altro colore (perlopiù rosso), è la parte visibile di una calottina detta pag che tutti gli adepti della religione Sikh indossano sotto il turbante. Figura della ditta Tradition trasformata. 54 mm. (anni ’90).
48 – 1st Regiment of Madras Lancers. Ufficiale nativo, 1897.
Altra peculiarità dei reggimenti di Madras sono i pantaloni di colore blu medio. Figura della ditta Tiny Trooper. 50 mm. (anni ’70)
51 – 1st (Duke of Connaught’s Own) Bombay Lancers. Risaldar (ufficiale nativo), 1897.
Alla classica veste tipo kurta si aggiungono le cordelle dorate che girano più volte attorno al tronco, tipico accessorio dell’uniforme dell’ufficiale dei lancieri. Figura della ditta Tradition trasformata. 54 mm. (anni ’90).
53 – 1st (Duke of Connaught’s Own) Bombay Lancers. Ufficiale britannico, 1900.
Prima della riorganizzazione del 1903 la doppia banda dei pantaloni dei lancieri era in oro o argento seguendo il metallo dei bottoni; nel 1903 tali bande diventano del colore di mostrina. Pezzo unico con uso di materiali vari. 54 mm.
69 – 10th Bengal Lancers (Duke of Cambridge’s own), Sowar (soldato di cavalleria), 1890.
La banderuola della lancia rossa e blu è caratteristica di questo reparto. Il soggetto è di etnia sikh e a quella data spesso gli stivali erano preferiti alle fasce mollettiere. Figura in 54 mm. della ditta Art Girona modificato; cavallo nudo Eisenbach.
79 a) b) – 2nd Rgt. of Madras Lancers, Risaldar (ufficiale nativo), 1897.
La kurta cachi chiaro è quella dell’uniforme di servizio. Cavaliere: autocostruito; bambino: da figura Andrea Miniauras; cavallo: composito. 54 mm..
80 – 3rd Rgt. of Madras Lancers, Daffadar (sergente), 1897.
Le buffetterie in cuoio sono tipiche della cavalleria di Madras. La veste è una alkhalak di foggia locale. I pantaloni sono di colore blu medio con due bande bianche. Figura in 54 mm. autocostruita; cavallo composito.
84 – 5th Rgt. of Cavalry (Punjab Frontier Force), ufficiale britannico, 1890.
La figura trae spunto da una fotografia del capitano Frances datata 1911. L’unica differenza consiste nel colore delle bande dei pantaloni, dorate fino al 1904, poi di colore distintivo (rosso). Si osservi la sciabola alla mamelucca. Figura El Taller Hobby-Art modificata, cavallo Rose Miniatures, selleria dell’autore; 54 mm../span>
87a/b – 4th (Prince Albert Victor’s Own) Bombay Cavalry (Poona Horse); compagnia cammellata, 1897.
Si tratta di un sowar (soldato di cavalleria) in uniforme da campagna tratto da un acquerello coevo. Figura in 54 mm. autocostruita su dromedario nudo della ditta Antonini.
89 – 1st Cavalry, Hyderabad Contingent, 1884.
Si tratta di un’ipotesi di ricostruzione nell’intento di valorizzare l’antica bandiera proveniente da un reparto predecessore del 1° Hyderabad. Questa come altre bandiere storiche venivano rarissimamente portate essendo conservate presso le sedi reggimentali. Il volumetto di H. Bullock intitolato Indian Cavalry Standards, ripreso anche da altre fonti documentarie ne testimonia l’esistenza a tutto il 1930. La scritta in arabo recita Allah o Akbar. Figura in 54 mm. autocostruita.